La bellezza della semplicità

Non ci vuole molto per trasformare una giornata da normale a speciale.
Gli ingredienti utili a tale scopo sono tutti a portata di mano:

  • Curiosità
  • Creatività
  • Ironia
  • Stupore
  • Semplicità
  • Amore (nel suo significato più ampio, in generale per la Vita)

Ieri è bastato poco per trasformare una normale domenica in una giornata memorabile.

Sfidando la giornata uggiosa - preludio di un autunno ormai alle porte (che ha pur sempre il suo bel fascino), il mio compagno ed io abbiamo deciso di fare una passeggiata nel centro della nostra bellissima Verona.

L'idea era quella di proseguire il nostro itinerario iniziato qualche anno fa denominato "turisti nella nostra città" (Verona, di cui andiamo molto fieri). 

Visitare splendide Chiese mai esplorate o godere nuovamente di meraviglie architettoniche e pittoriche, di strade e scorci che spesso non focalizziamo a causa della fretta o della nostra impressionante incapacità di vivere le cose col cuore, di guardare ma non osservare, di udire ma non sentire. 

La nostra propensione a vagare sovrappensiero. 
Siamo fisicamente in un posto e lasciamo che cuore e mente scappino altrove. 
Un atteggiamento contro il quale sto combattendo (contro me stessa) allo stremo.

- Per esempio ora mi ritrovo a scrivere questo pensiero all'ombra di un enorme albero e benché io raccontando di fatti già accaduti, compio uno sforzo affinché la mente resti nel momento presente.
Sento l'aria che mi sfiora la pelle, percepisco l'ombra sulla mia testa, i rumori della strada. 
Vivo qui e ora mentre faccio qualche salto nello ieri per dare un tocco magico anche a questa giornata.

Ieri ho potuto godere di nuove e vecchie meraviglie.

Impressionante quante cose non conosco, ed è splendido che sia così perché è ciò mi da la possibilità di non smettere mai di restare a bocca aperta.

Ogni volta che vivo nella convinzione di conoscere la mia città come le mie tasche mi devo ricredere.
Inutile, mi ripeto spesso, girare il Mondo intero senza conoscere il luogo da cui provengo, ricco di storia e di natura.

Ieri, ad esempio, ho scoperto l'infinita bellezza di una splendida chiesa del V Secolo (Chiesa di Santo Stefano-). L'ho sempre vista di sfuggita lungo i percorsi della mia quotidianità, aspettavo il bus alla fermata posta quasi affianco all'ingresso della chiesa, ma onestamente non mi ci sono mai soffermata.

L'importanza di questa chiesa era incommensurabile in passato: al di la del patrimonio storico-artistico e oltre al fatto che per un determinato periodo sia stata la Cattedrale di Verona (così ci ha detto la guida) , sulla facciata venivano annotate tutte le notizie più importanti come le date in cui avvenivano le alluvioni, il passaggio di importanti personalità nel corso delle varie epoche ... era in sostanza il notiziario dei Veronesi che apprendevano i fatti leggendo e osservando i disegni impressi sulla facciata. 

Una chiesetta apparentemente "insignificante" dall'esterno se messa a confronto con l'imponenza della vicina Chiesa di San Giorgio in Braida. 
In realtà è risultata molto d'impatto nella sua semplicità. Tanto da averci lasciati a bocca aperta.

Alla vista alla chiesa è seguita una rigenerante merenda: caffè e torta alle pere e grano saraceno. Una delizia per gli occhi e per il palato. Un momento intimo in cui scambiarsi idee, pensieri, opinioni. Un bel momento di condivisione.

E' poi seguita la visita di un'altra meravigliosa Basilica già vista milioni di volte ma che non smette mai di stupire, quella si Santa Anastasia. 

Lungo il percorso è stato meraviglioso scoprire nuovi scorci, bellezze, colori, nuovi attimi che porterò sempre con me. 

Capita anche a voi di fotografare un momento tra mente e cuore? 
Vorrei poter imparare a dipingere per riuscire a immortalare un'emozione come lo scorcio di un immobile grigio di fine ottocento, una finestra ed un balcone delimitato da una ringhiera di ferro battuto cosparso di piante verdi qua in contrasto con il cielo grigio. 
Le luci calde all'interno delle abitazioni.
Le tende bianche che svolazzano al vento.

Potessi almeno mostrare ciò quel che vede il mio cuore a volte! Sarebbe così bello. 

Tutto questo per dire che, secondo me, il bello della vita sta nel saper godere di tutto il bello che c'è (e ce n'è tanto) e di viverlo intensamente, attimo per attimo.

Quando vivo un momento nero vorrei sapermi sempre accorgere della bellezza della Vita che è data fondamentalmente da cose "semplici" e a portata di mano: la natura, la cultura, l'arte, i rapporti umani; e ricordare sempre che per accedere a tutto questo è necessario un bagaglio ricco di curiosità, ironia, stupore, creatività, semplicità e soprattutto AMORE e GRATITUDINE. 
Per tutto ciò che siamo e per quello che abbiamo.

Tutorial make-up YouTube San Valentino 2016 - Charlotte Tilbury e Cliomakeup


Buon San Valentino 2016

Vi posto due tutorial che ho individuato su YouTube per realizzare due make up per San Valentino.

Uno realizzato da Charlotte Tilbury e l'altro da Cliomakeup, entrambe make-up artist.

Sono due look che adoro perché semplici, freschi e leggeri.

Vi lascio ai tutorial.


1) Tutorial by Charlotte Tilbury: 




2) Tutorial by Cliomakeup:



Passate uno splendido San Valentino pieno d'Amore per il vostro partner ma soprattutto per voi stesse! Non smettete mai di amarvi più di ogni altra cosa.

Baci

Den



La borsa di una donna.


Io non sono una di quelle persone che generalmente seguono Sanremo.
E' un festival che fondamentalmente va un po' contro i miei principi.
Da musicista, mi sono sentita veramente offesa quando nel 2010 la vittoria se l'è "aggiudicata" Valerio Scanu e l'anno prima Marco Carta. Non per cattiveria, ma il talento è altra cosa, io sono un po' amareggiata nel momento in cui vincono le case discografiche il cui obiettivo è VENDERE e creare nuovi trend musicali. Il marketing vanifica l'arte.

Chiusa la partentesi polemica, volevo dedicare questo post ad un brano presentato a Sanremo 2016 che ha raggiunto l'ottava posizione della classifica, il brano di un'artista veramente completa per quanto mi riguarda, lanciata anche lei da un talent show quale X FACTOR: Noemi.



Noemi è un'artista che io adoro, è unica e completa, veramente dotata del fattore x.
E' un contralto che spazia dal soul al blues e rhythm and blues, passando per il rock e la musica d'autore, è caratterizzata da una voce graffiante, potente, sabbiata e profonda.
Da un paio d'anni la seguo molto e ho avuto anche la fortuna di partecipare ad un suo show che ha tenuto presso il Teatro Filarmonico di Verona: sinceramente emozionante.
Per questo quando qualche giorno fa ha presentato a Sanremo il pezzo "La Borsa di Una Donna" scritta da M. Adam - A. Iammarino - M. Masini - M. Adami - A. Iammarino ero molto incuriosita. 

IL BRANO
La Borsa di Una Donna. 

E' un pezzo molto profondo, in pieno stile Noemi. E' il classico brano in cui un po' tutte le donne si possono ritrovare: la borsa di una donna rappresenta il contenitore dei pezzi della sua vita: vicende, emozioni, dolore, insicurezze, amori..  una foto ricordo, qualche scontrino quale traccia dei luoghi che ha vissuto, qualche inutile anestetico del suo dolore...

Una vita fatta anche di mancanze e insicurezze: 
E se ci trovasse quei giorni 
Di carezze fra i capelli 
Lei per due minuti soli 
Pagherebbe mille anni 

un percorso di vita che talvolta la mette a nudo, la espone al Mondo con tutte le sue fragilità; errori d'amore, il perdere se stessi per accontentare qualcun altro, ma poi comunque maturare per poi ritrovarsi

Anni spesi per ritrovare 
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire 
La voglia di sorridere, di perdonare 
La debolezza di essere ancora 
Come la vogliono gli altri 

ma adesso basta con le chiacchiere, ecco il testo che vi invito a leggere con attenzione:


La borsa di una donna pesa come se ci fosse la sua vita dentro
Tra un libro che non vuole mai finire ed altri trucchi per fermare il tempo
C’è la sua foto di un anno fa che ha messo via perché non si piaceva
Ma a riguardarla adesso si accorge che era bella ma non lo capiva
La borsa di una donna riconosce le sue mani e solo lei può entrare
Nascosto in una tasca c’è quel viaggio che è una vita che vorrebbe fare
Milioni di scontrini, l’inutile anestetico del suo dolore
E stupidi sensi di colpa per quel desiderio di piacere
E se ci trovasse quei giorni
Di carezze fra i capelli
Lei per due minuti soli
Pagherebbe mille anni
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come la vogliono gli altri
La borsa di una donna non si intona quasi mai con quel che sta vivendo
Nasconde il suo telefono gelosa di qualcuno che la sta chiamando
Vicino alle sue chiavi la solita ossessione di scordarle ancora
E in quel disordine apparente la paura di restare sola
La borsa di una donna che può rivelare i suoi segreti in un momento
E forse nella tua distrattamente la sua vita c’è rimasta dentro
Tu che pensavi che ci fosse rimasto un po’ di spazio per un altro amore
Invece nella borsa di una donna non c’è posto per dimenticare, dimenticare…
E vai dove ti porta il cuore, si…
Un ritaglio dentro la patente
Ci sei stata mille volte ma
Non ci hai mai trovato niente
Niente che ti aiuti a capire
Il senso di una sera che non sa meravigliare
Il senso del tuo ricordare e progettare
Scordandoti di vivere adesso
Adesso che si alza un vento che spazza le nuvole
E che si porta via gli inverni
La polvere, i dubbi e i miracoli
Aspettati mille anni
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come ti vogliono gli altri
La borsa di una donna pesa come se ci fosse la mia vita dentro
La melodia è meravigliosa, le parole sono poesia. 

Brava Noemi, ancora una volta ci hai regalato una splendida canzone. 

Den.