Artisti,
Io non sono una di quelle persone che generalmente seguono Sanremo.
E' un festival che fondamentalmente va un po' contro i miei principi.
Da musicista, mi sono sentita veramente offesa quando nel 2010 la vittoria se l'è "aggiudicata" Valerio Scanu e l'anno prima Marco Carta. Non per cattiveria, ma il talento è altra cosa, io sono un po' amareggiata nel momento in cui vincono le case discografiche il cui obiettivo è VENDERE e creare nuovi trend musicali. Il marketing vanifica l'arte.
Chiusa la partentesi polemica, volevo dedicare questo post ad un brano presentato a Sanremo 2016 che ha raggiunto l'ottava posizione della classifica, il brano di un'artista veramente completa per quanto mi riguarda, lanciata anche lei da un talent show quale X FACTOR: Noemi.

Noemi è un'artista che io adoro, è unica e completa, veramente dotata del fattore x.
E' un contralto che spazia dal soul al blues e rhythm and blues, passando per il rock e la musica d'autore, è caratterizzata da una voce graffiante, potente, sabbiata e profonda.
Da un paio d'anni la seguo molto e ho avuto anche la fortuna di partecipare ad un suo show che ha tenuto presso il Teatro Filarmonico di Verona: sinceramente emozionante.
Per questo quando qualche giorno fa ha presentato a Sanremo il pezzo "La Borsa di Una Donna" scritta da M. Adam - A. Iammarino - M. Masini - M. Adami - A. Iammarino ero molto incuriosita.
IL BRANO
La Borsa di Una Donna.
E' un pezzo molto profondo, in pieno stile Noemi. E' il classico brano in cui un po' tutte le donne si possono ritrovare: la borsa di una donna rappresenta il contenitore dei pezzi della sua vita: vicende, emozioni, dolore, insicurezze, amori.. una foto ricordo, qualche scontrino quale traccia dei luoghi che ha vissuto, qualche inutile anestetico del suo dolore...
Una vita fatta anche di mancanze e insicurezze:
E se ci trovasse quei giorni
La borsa di una donna.
E' un festival che fondamentalmente va un po' contro i miei principi.
Da musicista, mi sono sentita veramente offesa quando nel 2010 la vittoria se l'è "aggiudicata" Valerio Scanu e l'anno prima Marco Carta. Non per cattiveria, ma il talento è altra cosa, io sono un po' amareggiata nel momento in cui vincono le case discografiche il cui obiettivo è VENDERE e creare nuovi trend musicali. Il marketing vanifica l'arte.
Chiusa la partentesi polemica, volevo dedicare questo post ad un brano presentato a Sanremo 2016 che ha raggiunto l'ottava posizione della classifica, il brano di un'artista veramente completa per quanto mi riguarda, lanciata anche lei da un talent show quale X FACTOR: Noemi.

Noemi è un'artista che io adoro, è unica e completa, veramente dotata del fattore x.
E' un contralto che spazia dal soul al blues e rhythm and blues, passando per il rock e la musica d'autore, è caratterizzata da una voce graffiante, potente, sabbiata e profonda.
Da un paio d'anni la seguo molto e ho avuto anche la fortuna di partecipare ad un suo show che ha tenuto presso il Teatro Filarmonico di Verona: sinceramente emozionante.
Per questo quando qualche giorno fa ha presentato a Sanremo il pezzo "La Borsa di Una Donna" scritta da M. Adam - A. Iammarino - M. Masini - M. Adami - A. Iammarino ero molto incuriosita.
IL BRANO
La Borsa di Una Donna.
E' un pezzo molto profondo, in pieno stile Noemi. E' il classico brano in cui un po' tutte le donne si possono ritrovare: la borsa di una donna rappresenta il contenitore dei pezzi della sua vita: vicende, emozioni, dolore, insicurezze, amori.. una foto ricordo, qualche scontrino quale traccia dei luoghi che ha vissuto, qualche inutile anestetico del suo dolore...
Una vita fatta anche di mancanze e insicurezze:
E se ci trovasse quei giorni
Di carezze fra i capelli
Lei per due minuti soli
Pagherebbe mille anni
un percorso di vita che talvolta la mette a nudo, la espone al Mondo con tutte le sue fragilità ; errori d'amore, il perdere se stessi per accontentare qualcun altro, ma poi comunque maturare per poi ritrovarsi:
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come la vogliono gli altri
ma adesso basta con le chiacchiere, ecco il testo che vi invito a leggere con attenzione:
La borsa di una donna pesa come se ci fosse la sua vita dentro
Tra un libro che non vuole mai finire ed altri trucchi per fermare il tempo
C’è la sua foto di un anno fa che ha messo via perché non si piaceva
Ma a riguardarla adesso si accorge che era bella ma non lo capiva
La borsa di una donna riconosce le sue mani e solo lei può entrare
Nascosto in una tasca c’è quel viaggio che è una vita che vorrebbe fare
Milioni di scontrini, l’inutile anestetico del suo dolore
E stupidi sensi di colpa per quel desiderio di piacere
E se ci trovasse quei giorni
Di carezze fra i capelli
Lei per due minuti soli
Pagherebbe mille anni
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come la vogliono gli altri
La borsa di una donna non si intona quasi mai con quel che sta vivendo
Nasconde il suo telefono gelosa di qualcuno che la sta chiamando
Vicino alle sue chiavi la solita ossessione di scordarle ancora
E in quel disordine apparente la paura di restare sola
La borsa di una donna che può rivelare i suoi segreti in un momento
E forse nella tua distrattamente la sua vita c’è rimasta dentro
Tu che pensavi che ci fosse rimasto un po’ di spazio per un altro amore
Invece nella borsa di una donna non c’è posto per dimenticare, dimenticare…
E vai dove ti porta il cuore, si…
Un ritaglio dentro la patente
Ci sei stata mille volte ma
Non ci hai mai trovato niente
Niente che ti aiuti a capire
Il senso di una sera che non sa meravigliare
Il senso del tuo ricordare e progettare
Scordandoti di vivere adesso
Adesso che si alza un vento che spazza le nuvole
E che si porta via gli inverni
La polvere, i dubbi e i miracoli
Aspettati mille anni
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come ti vogliono gli altri
La borsa di una donna pesa come se ci fosse la mia vita dentro
Tra un libro che non vuole mai finire ed altri trucchi per fermare il tempo
C’è la sua foto di un anno fa che ha messo via perché non si piaceva
Ma a riguardarla adesso si accorge che era bella ma non lo capiva
La borsa di una donna riconosce le sue mani e solo lei può entrare
Nascosto in una tasca c’è quel viaggio che è una vita che vorrebbe fare
Milioni di scontrini, l’inutile anestetico del suo dolore
E stupidi sensi di colpa per quel desiderio di piacere
E se ci trovasse quei giorni
Di carezze fra i capelli
Lei per due minuti soli
Pagherebbe mille anni
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come la vogliono gli altri
La borsa di una donna non si intona quasi mai con quel che sta vivendo
Nasconde il suo telefono gelosa di qualcuno che la sta chiamando
Vicino alle sue chiavi la solita ossessione di scordarle ancora
E in quel disordine apparente la paura di restare sola
La borsa di una donna che può rivelare i suoi segreti in un momento
E forse nella tua distrattamente la sua vita c’è rimasta dentro
Tu che pensavi che ci fosse rimasto un po’ di spazio per un altro amore
Invece nella borsa di una donna non c’è posto per dimenticare, dimenticare…
E vai dove ti porta il cuore, si…
Un ritaglio dentro la patente
Ci sei stata mille volte ma
Non ci hai mai trovato niente
Niente che ti aiuti a capire
Il senso di una sera che non sa meravigliare
Il senso del tuo ricordare e progettare
Scordandoti di vivere adesso
Adesso che si alza un vento che spazza le nuvole
E che si porta via gli inverni
La polvere, i dubbi e i miracoli
Aspettati mille anni
Anni spesi per ritrovare
Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire
La voglia di sorridere, di perdonare
La debolezza di essere ancora
Come ti vogliono gli altri
La borsa di una donna pesa come se ci fosse la mia vita dentro
La melodia è meravigliosa, le parole sono poesia.
Brava Noemi, ancora una volta ci hai regalato una splendida canzone.
Den.
Brava Noemi, ancora una volta ci hai regalato una splendida canzone.
Den.

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