crisi,

In tempi di crisi bisogna arrangiarsi con ciò che si ha.

02:14 Denise 0 Comments

"In tempi di crisi bisogna arrangiarsi con ciò che si ha" è il sottotitolo del mio blog.

E oltre ad essere il sottotitolo di questo blog, è il mantra che ci si dovrebbe ripetere ogni giorno, perché una volta assimilato finisce di essere un semplice mantra e diventa Lifestyle, stile di vita. E penso sia veramente cool. Fico.

Voglio vedere il lato positivo di questa crisi: penso che ci stia un pochino riportando sulla retta via, anche se nel modo più doloroso e più disperato che ci sia.

Non è pensabile che la gente non arrivi a fine mese, che la maggior parte delle famiglie Italiane fatichi a fare la spesa già il 18. Non è pensabile che nel 2012, in Italia, sia ritornata una condizione di povertà. Come non è pensabile che più di metà del Mondo, nel 2012, viva da sempre nella povertà.

Ma questi sono discorsi molto grossi.

Perciò, mi limito a dire che gli argomenti in questo luogo trattati, graviteranno tutti attorno al summenzionato mantra: 
"IN TEMPI DI CRISI BISOGNA ARRANGIARSI CON CIO' CHE SI HA".

Dagli anni '60 del secolo scorso, detti anche "gli anni del Boom Economico", la società è cambiata. Siamo diventati dei veri e propri animali da consumo: comprare, comprare e comprare, senza veramente godere di ciò che si ha con conseguente perdita del valore delle cose.

Proprio ieri sera guardavo il programma Sepolti in Casa che danno sul canale Real Time.
Raccontava di un uomo affetto da un disturbo psicologico denominato "accumulo compulsivo":

ovunque quest'uomo andava, se trovava qualcosa a prezzo scontato (non importava di che genere, poteva trattarsi di prodotti alimentari piuttosto che di capi d'abbigliamento) lui acquistava. Nel corso degli anni ha accumulato tonnellate di inutile ciarpame (aveva generi alimentari scaduti ancora nel 2003), di cui non riusciva a liberarsi più. Risultato: una casa invivibile, alienazione, trasandatezza etc. etc.

.


Quell'uomo mi ha fatto riflettere. Ho pensato che è necessario valorizzare quello che si ha, eliminare le cose inutili e, soprattutto, eliminare le spese inutili, gli acquisti impulsivi e chiedersi anche 3, 5, 10 o 100 volte: "ne vale veramente la pena?". 

Se la risposta finale è si, allora si può procedere all'acquisto, senza rimorsi e pensieri.
Se la risposta è no, allora evidentemente non è qualcosa di necessario.

Non voglio apparire la fondamentalista di turno. Ho semplicemente scoperto che agendo in questo modo ho imparato a valorizzare il mio armadio, le mie cose, i miei rapporti sociali e quindi, di conseguenza, la mia Vita.

Come?


Scopriamolo assieme.

-Denise-



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